lunedì 29 giugno 2009

Fan sull'orlo di una crisi di nervi



Dall'Unione Sarda di ieri e oggi, pagina dei necrologi.
Fan demoliti dal dolore o semplici approfittatori? Continua a leggere

domenica 28 giugno 2009

Alcune domande a Meridiana e Aeroporto di Firenze (visto che va di moda...)

1) Con l’equipaggio incompleto a causa dell’improvvisa “malattia” tattica degli assistenti di volo, il comandante è obbligato a limitare il numero dei passeggeri accettati a bordo per ragioni di sicurezza. La situazione problematica del volo Meridiana Firenze-Cagliari del 26 giugno era nota dal primo pomeriggio: questo è attestato dal sito dell’aeroporto, che annunciava un ritardo già dalle ore 17, e dalle successive testimonianze dell’albergo che ha ospitato alcuni dei viaggiatori appiedati e dei passeggeri che invece sono stati invitati a recarsi al check in “il più presto possibile”. Dunque, un numero imprecisato di viaggiatori sui 132 in lista è stato avvisato per tempo del disguido e ha avuto la possibilità di effettuare il check in con sufficiente anticipo o scegliere una soluzione alternativa. Perché, però, la compagnia non si è sentita in dovere di avvertire TUTTI i passeggeri e ha permesso che 32 persone arrivassero all’aeroporto completamente ignare della situazione?

2) Come é possibile che la compagnia aerea Meridiana, considerata la situazione, non abbia ritenuto opportuno mettere a disposizione un suo delegato ufficiale e abbia invece preferito farsi rappresentare da una dipendente di AdF (tale signorina Ester, è stato impossibile identificarla) che non ha fornito alcuna assistenza materiale (neanche un bicchiere d’acqua, per dirne una) ai passeggeri appiedati e ha opposto resistenza a qualsiasi richiesta di chiarimento e approfondimento della situazione? Meridiana accetta che chicchessia possa fare le sue veci e apportare danni alla sua immagine con una condotta negligente?

3) Chi ha deciso che l’unica “protezione” possibile per i viaggiatori del Firenze-Cagliari era il trasferimento sul volo Torino-Cagliari previso alle14,20 di sabato 27 giugno? E chi – Meridiana o la sua “rappresentante per conto di AdF, ha definito i tempi del trasferimento in autobus, sottovalutando la distanza che separa le due città e i tempi di percorrenza in un sabato mattina estivo congestionato dal traffico autostradale?


4) Sui 32 lasciati a terra per overbooking, 16 passeggeri hanno accettato la “protezione” sul volo pomeridiano Torino-Cagliari di sabato 27 giugno, spinti dall’esigenza di arrivare nel capoluogo sardo in giornata per improrogabili impegni personali (testimoni di nozze, per esempio) e lavorativi (commercianti che dovevano chiudere contratti) e dopo aver ricevuto la garanzia che sarebbero partiti con quell’aereo. A tutti loro è stato rilasciato un regolare documento di viaggio, spedito anche alle caselle di posta elettronica di coloro che avevano acquistato il biglietto attraverso il sito Meridiana. Per quale motivo, allora, nessuno della compagnia aerea o di chi ne faceva le veci all’aeroporto di Firenze, ha ritenuto opportuno comunicare – per telex, per telefono o secondo le modalità che si adottano in questi casi - al Servizio passeggeri dell’aeroporto di Torino-Caselle (o al comandante del volo) che sulla tratta Torino-Cagliari delle 14,20 erano previsti un gruppo di passeggeri “protetti” in arrivo da Firenze? Perché nessun incaricato di Meridiana ha contattato l’autista dell’autobus per seguire l’andamento del trasferimento dei viaggiatori su Torino?

5) In quale maniera Meridiana intende risarcire il danno morale e materiale dei 16 passeggeri portati inutilmente a spasso per mezza Italia e alla fine costretti a ripiegare sul volo Torino-Cagliari delle 21,10, con la beffarda conseguenza che la destinazione è stata raggiunta nello stesso orario di coloro che hanno optato per il volo Firenze-Cagliari previsto alle 21,15 di sabato 27 giugno?
Continua a leggere

Dall'Unione sarda: oltre 26 ore per raggiungere Cagliari da Firenze

Dall'UNIONE SARDA di domenica 28 giugno

L'avventura di 16 passeggeri che si dovevano imbarcare venerdì sera ma sono partiti ieri alle 21
Malattie improvvise degli assistenti di volo: ritardi a catena e denunce

Qualche volta un viaggio in aereo può essere più lungo ed infinitamente più tortuoso di una traversata in nave. Ne sa qualcosa un gruppo di 16 persone che sarebbero dovute partire da Firenze a Cagliari venerdì alle 21,15 con un volo Meridiana e che sono arrivati nel capoluogo 26 ore dopo, stremate e nervose dopo un'avventura cui, purtroppo, i sardi stanno facendo il callo.

Colpa di uno sciopero rinviato per la quinta volta e degli assistenti di volo che si mettono improvvisamente in malattia: il risultato è una inopinata riduzione dei posti a bordo e il solito gruppo di isolani che vaga in attesa di un volo alternativo. Che qualche volta decolla il giorno successivo.

«Siamo arrivati alle 20 in aeroporto, ma il check in era già stato chiuso», racconta Michele Fioraso, uno dei 32 passeggeri rimasti a terra. «Ci hanno spiegato che due membri dell'equipaggio si erano improvvisamente ammalati e che il comandante aveva dovuto ridurre il numero di posti a bordo». A quel punto la compagnia ha prospettato ai viaggiatori, imbulfaliti, alcune possibilità: prendere il volo del giorno successivo sempre alle 21,15 o cambiare città e tentare di partire prima.

«Sedici di noi hanno accettato la proposta di andare a Torino e salire sul volo delle 14,30 perché avevamo l'esigenza di rientrare al più presto a Cagliari. Dopo aver dormito in albergo, la mattina siamo saliti su un autobus per il capoluogo piemontese, dove siamo arrivati dopo cinque ore. Peccato», prosegue Fioraso, «che all'aeroporto non sapessero nulla di noi e che l'aereo fosse già in pista. Di responsabili di Meridiana nemmeno l'ombra. A darci una mano è stato un cortese responsabile dell'assistenza passeggeri della società di gestione dell'aeroporto di Caselle che ha prima verificato se fosse possibile bloccare l'aereo, poi ci ha prospettato la possibilità di partire sabato alle 21. Ovviamente abbiamo presentato un esposto alla polizia aeroportuale».

LE SCUSE DI MERIDIANA La compagnia aerea conferma il disservizio, si scusa ed invita i passeggeri a mandare un fax al numero delle relazioni clienti (0789/52927) per concordare la forma di risarcimento: «Purtroppo molti assistenti di volo si sono ammalati ed i comandanti hanno dovuto applicare le procedure che prevedono che per ogni 50 posti occupati ci sia un assistente di volo», spiega Loredana De Filippo. «I passeggeri sono stati riprotetti in diversi modi, ma non è stato facile visto che venerdì i voli sono tutti pieni. Abbiamo fornito l'albergo e il vitto a tutti e cercato le soluzioni possibili per farli viaggiare. Ci scusiamo con tutti e li invitiamo a contattarci: come minimo regaleremo un biglietto per una tratta nazionale».

Inflessibili i sindacati: «Visto il clima tesissimo che si è creato in azienda è ben possibile che i dipendenti abbiano ceduto allo stress», hanno fatto sapere venerdì. Uno stress trasferito ai sardi e ad altre centinaia di viaggiatori in tutta Italia. (f. ma.)
Continua a leggere

sabato 27 giugno 2009

Sì, viaggiare...ma non con Meridiana!


Paghi 150 euro di biglietto ma non sei sicuro che arriverai a destinazione.
Ecco fresca fresca la mia esperienza surreale con il volo Firenze-Cagliari di Meridiana, un volo dove le sorprese sono all’ordine del giorno (lo dico per esperienza).

Il volo è previsto alle 21.15, ma già alle 17 il sito dell’aeroporto indica che subirà un ritardo di un’ora. Decidiamo comunque di presentarci in orario. Al banco del check in la prima sorpresa: non siamo tra i primi 100 fortunati passeggeri, ci lasciano a terra. “Ma perché?” “Hanno cambiato l’aereo e può imbarcare solo 100 persone: i primi che sono arrivati all’aeroporto”. E noi?

Man mano arrivano altre persone (l'ufficio stampa di Meridiana dirà poi che i segati sono 32). Dopo un po’ di vibrate proteste (con casi divertenti come un medico che doveva operare l’indomani al Brotzu lasciato a terra e una famiglia divisa: madre e figlia accettate, il padre resta invece giù), ecco arrivare una dipendente dell’aeroporto: in assenza di un rappresentante di Meridiana, che evidentemente aveva di meglio da fare, ci fornirà lei qualche informazioni. Le informazioni sono: chi vuole potrà ripartire l’indomani da Firenze e godrà di una notte spesata in albergo, chi invece deve proprio ma proprio partire potrà usufruire del volo da Torino. “Da Torino?!” Sì, è l’unico disponibile, a loro dire: partenza da Caselle alle 14, dopo almeno 4 fantastiche ore di autobus.

Inizia a montare la protesta, la versione ufficiale muta: manca un membro dell’equipaggio, perciò per motivi di sicurezza qualcuno deve rimanere a terra (dopo ore si scoprirà che 30 assistenti di volo di Meridiana hanno inscenato una protesta “occulta” dandosi malati e scombinando tutto il piano voli del giorno). Ma la linea invece non cambia: non si parte, scegliete l’alternativa che preferite. A nulla valgono il blocco del varco alla zona sicura (che costringe i poliziotti dello scalo a far intervenire un loro funzionario) e i mille, finti tentativi di mediazione da parte della Polizia, della dipendente dell’aeroporto di cui sopra e di altri.

Alla fine, dopo 3 ore di nulla di fatto e di prese per il naso, durante le quali a nessuno salta in testa di offrire ai passeggeri appiedati una bottiglia d’acqua o un panino, si inizia a cedere: qualcuno rinuncia al volo, altri optano per Torino, qualcuno parte l’indomani. Al momento di lasciare l’aeroporto, quando sono le undici e mezza, non è neanche chiaro se il volo, alla fine, partirà: il rientrante aereo da Olbia forse arriva forse no, quindi anche i 100 fortunati prescelti (alcuni, non si sa in base a quale criterio, avvisati dalla compagnia aerea che ha cercato con offerte di soldi e biglietti alternativi di far desistere i passeggeri dal partire) forse alla fine rimarranno a terra.

Lo scioglimento dell’enigma a domani. Dopo una fantastica crociera in autobus verso Torino, sperando che anche a Caselle Meridiana non ne combini qualcuna delle sue. Intanto accumulo ricevute: pagheranno tutto, e voglio pure un rimborso.
Continua a leggere