domenica 28 giugno 2009

Alcune domande a Meridiana e Aeroporto di Firenze (visto che va di moda...)

1) Con l’equipaggio incompleto a causa dell’improvvisa “malattia” tattica degli assistenti di volo, il comandante è obbligato a limitare il numero dei passeggeri accettati a bordo per ragioni di sicurezza. La situazione problematica del volo Meridiana Firenze-Cagliari del 26 giugno era nota dal primo pomeriggio: questo è attestato dal sito dell’aeroporto, che annunciava un ritardo già dalle ore 17, e dalle successive testimonianze dell’albergo che ha ospitato alcuni dei viaggiatori appiedati e dei passeggeri che invece sono stati invitati a recarsi al check in “il più presto possibile”. Dunque, un numero imprecisato di viaggiatori sui 132 in lista è stato avvisato per tempo del disguido e ha avuto la possibilità di effettuare il check in con sufficiente anticipo o scegliere una soluzione alternativa. Perché, però, la compagnia non si è sentita in dovere di avvertire TUTTI i passeggeri e ha permesso che 32 persone arrivassero all’aeroporto completamente ignare della situazione?

2) Come é possibile che la compagnia aerea Meridiana, considerata la situazione, non abbia ritenuto opportuno mettere a disposizione un suo delegato ufficiale e abbia invece preferito farsi rappresentare da una dipendente di AdF (tale signorina Ester, è stato impossibile identificarla) che non ha fornito alcuna assistenza materiale (neanche un bicchiere d’acqua, per dirne una) ai passeggeri appiedati e ha opposto resistenza a qualsiasi richiesta di chiarimento e approfondimento della situazione? Meridiana accetta che chicchessia possa fare le sue veci e apportare danni alla sua immagine con una condotta negligente?

3) Chi ha deciso che l’unica “protezione” possibile per i viaggiatori del Firenze-Cagliari era il trasferimento sul volo Torino-Cagliari previso alle14,20 di sabato 27 giugno? E chi – Meridiana o la sua “rappresentante per conto di AdF, ha definito i tempi del trasferimento in autobus, sottovalutando la distanza che separa le due città e i tempi di percorrenza in un sabato mattina estivo congestionato dal traffico autostradale?


4) Sui 32 lasciati a terra per overbooking, 16 passeggeri hanno accettato la “protezione” sul volo pomeridiano Torino-Cagliari di sabato 27 giugno, spinti dall’esigenza di arrivare nel capoluogo sardo in giornata per improrogabili impegni personali (testimoni di nozze, per esempio) e lavorativi (commercianti che dovevano chiudere contratti) e dopo aver ricevuto la garanzia che sarebbero partiti con quell’aereo. A tutti loro è stato rilasciato un regolare documento di viaggio, spedito anche alle caselle di posta elettronica di coloro che avevano acquistato il biglietto attraverso il sito Meridiana. Per quale motivo, allora, nessuno della compagnia aerea o di chi ne faceva le veci all’aeroporto di Firenze, ha ritenuto opportuno comunicare – per telex, per telefono o secondo le modalità che si adottano in questi casi - al Servizio passeggeri dell’aeroporto di Torino-Caselle (o al comandante del volo) che sulla tratta Torino-Cagliari delle 14,20 erano previsti un gruppo di passeggeri “protetti” in arrivo da Firenze? Perché nessun incaricato di Meridiana ha contattato l’autista dell’autobus per seguire l’andamento del trasferimento dei viaggiatori su Torino?

5) In quale maniera Meridiana intende risarcire il danno morale e materiale dei 16 passeggeri portati inutilmente a spasso per mezza Italia e alla fine costretti a ripiegare sul volo Torino-Cagliari delle 21,10, con la beffarda conseguenza che la destinazione è stata raggiunta nello stesso orario di coloro che hanno optato per il volo Firenze-Cagliari previsto alle 21,15 di sabato 27 giugno?

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