venerdì 29 agosto 2008

Renato Soru vs Portoghesi esclusi

Cosa puoi fare quando vivi in un paese di mille trecento anime incastonato nella bellissima cornice naturale del Sarcidano, nel cuore della Sardegna? Una radio pirata è tra le opzioni meno scontate. Tore Lobina e Daniele Demuro - battezzatisi i Portoghesi esclusi - con Radio Topping Sarcidano, l'emittente clandestina che trasmette da una zattera ancorata sul fiume Flumendosa, settimanalmente oscurano le frequenze sarde di Radio Press.

Senza soffermarci troppo sulle geniali idee del dinamico duo portoghese (basta una visita al loro ricchissimo sito, dove si possono ascoltare tutte le puntate e gustare altre amenità come l'Operazione pipistrello), Lobina e Demuro hanno realizzato una gustosa intervista-parodia con il presidente della Regione Sardegna Renato Soru. Il programma "Buongiorno Cagliari" la proporrà ogni venerdì mattina alle 8.30 (si può ascoltare in streaming qui).

La prima parte si può scaricare da qui (file .zip) o qui (.mp3).
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mercoledì 27 agosto 2008

Il cimitero delle bici

Le strade di Firenze, sia nel centro storico sia fuori dal perimetro dei vialoni che lo circondano, sono un immensa discarica di bici abbandonate. Scheletri arrugginiti, sculture post-moderne, residuati bellici: abbandonati da chissà quanto agli angoli delle strade. Incatenate a lampioni, segnali stradali, transenne come condannati all'antica gogna, diventano spesso grovigli inestricabili di catene, manubri e ruote, coperti di sporcizia e cartacce.



(un po' di queste foto appaiono su "Il Firenze" del 28 agosto) Continua a leggere

martedì 26 agosto 2008

Firenze: non vedenti in trappola, le mille insidie della città

Altro che barriere architettoniche: i peggiori nemici dei non vedenti fiorentini sono gli stessi concittadini e la loro mancanza di senso civico. Perché le quotidiane dimostrazioni di inciviltà che ormai passano inosservate a un normodotato diventano attentati all’autonomia e all’incolumità fisica di una persona priva della vista. Auto e furgoni parcheggiati in malo modo, motorini e biciclette che colonizzano i marciapiedi, ostacoli vari – come persiane e sportelli - impossibili da percepire per chi non può contare sui propri occhi: la cafoneria a Firenze ha ormai piantato radici, vanificando anche quanto fatto dalle amministrazioni cittadine.

Basta un giro mattutino nel centro storico: ci accompagna Niccolò Zeppi, consigliere provinciale dell’Unione italiana ciechi. 53 anni, fisioterapista ed esperto di barriere architettoniche, Zeppi è un atleta con 15 maratone all’attivo, New York compresa: nessuno meglio di lui conosce le trappole della città. La ricognizione parte dalla stazione di Santa Maria Novella: «Il problema più grande sarebbe la gente - scherza Zeppi – In realtà mancano le segnalazioni a terra e i percorsi sicuri». Ma è un problema frequente, anche il sottopassaggio della stazione può diventare un labirinto per una persona che si muove mediante le sue mappe mentali.

In via della Scala, inizia il percorso di guerra: autobus turistici e furgoni sono occupanti abituali del marciapiede. Nello stretto passaggio che si crea, lo specchietto retrovisore regala botte e testate. Ci sono anche le biciclette lasciate dovunque: selve inestricabili attaccate alle ringhiere, ai pali della segnaletica, ai semafori. Hanno due armi principali: il manubrio, che arpiona l’ignaro passante, e le ruote, dove si infila il bastone col probabile risultato di un capitombolo. Soprattutto quelle abbandonate, ridotte a scheletri arrugginiti, sembrano piazzate ad arte nei passaggi più stretti: tra piazza della Signoria e piazza Santa Croce gli esempi si sprecano.

«Dove vivo io a Rifredi, la polizia municipale portava spesso via le bici– dice Niccolò Zeppi – Da qualche tempo capita più di rado». Ma anche motorini e scooter lasciati nei loro posteggi possono invadere lo “spazio aereo” del marciapiede e diventare pericolosi con i bauletti posteriori troppo sporgenti. Ci sono poi le minacce che non ti aspetti.

A pochi passi da Palazzo Vecchio, sulla porta di un ristorante, un enorme cuoco di legno mostra il menu ai passanti. Il suo vassoio di latta, in un punto dove il marciapiede è quasi inesistente è pronto a fare danni. I cantieri infiniti sparsi per tutta la città contribuiscono coi segnali provvisori, sorretti da una base che farebbe cadere chiunque: si trovano ad altezza d’uomo sui marciapiedi o nelle immediate adiacenze. «Da tempo abbiamo chiesto cartelli di plexiglas con bordo in gomma, senza grossi risultati», dice Zeppi.

Ultimo ostacolo: i mendicanti. In via Nazionale il nostro accompagnatore ne aggira uno con difficoltà. Dieci metri più in là un terzetto di vigili urbani non si accorge di nulla. La situazione delle barriere architettonica in città «non è drammatica», commenta il consigliere Uic a conclusione del giro. «I semafori con segnalazione acustica ci sono, ci vorrebbero più segnalazioni a terra o avvisi a bassa frequenza», dice. «Un po’ più di attenzione da parte della gente ci faciliterebbe moltissimo – conclude - Il problema maggiore, anche in una giornata poco trafficata di fine luglio, è il menefreghismo della gente».

(da "Il Firenze" del 26 agosto 2008)

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lunedì 25 agosto 2008

Firenze, turismo da pizza e via: si guarda ma non si compra


Se va avanti così, prima o poi bisognerà rivolgersi al Wwf per salvare il turista dall’estinzione: la crisi che investe l’Italia non risparmia Firenze. «C’è un calo deciso di presenze rispetto all’anno scorso», è la voce che si raccoglie in centro, tra i negozianti, i ristoratori, gli artisti che coi turisti hanno a che fare dodici mesi all’anno. Per giunta «hanno meno possibilità di spendere»: nessuno sfizio, aprono il borsellino solo per il minimo indispensabile.

C’è poco da stare allegri in tutta la Penisola: pochi giorni fa il Sole 24 ore titolava “Hotel mezzi vuoti nelle città d’arte”. I dati di Federalberghi Confindustria dipingono uno scenario negativo per i primi sei mesi dell’anno. Firenze è tra le più colpite: le camere occupate negli alberghi cittadini sono state il 62%, con un calo del 4,3% rispetto al 2007. Un veloce giro di opinioni lungo la direttrice più battuta del centro storico conferma le troppe ombre dell’estate 2008. Gli operatori commerciali, chi più chi meno, non sono contenti: agosto porta ossigeno, ma non basterà a salvare un anno nero.

All’ombra del duomo, il caricaturista curdo Amed è lapidario: «Fino a luglio è andata male, meglio invece agosto», dice. Ma «non sarà sufficiente a cambiare la tendenza di un anno di crisi: la recessione si vede», aggiunge l’artista Andrea Scarnicci, che propone vedute in stile impressionista. «È un’annata poco buona, da 2 anni si punta al ribasso», si lamenta anche Lapo, che vende souvenir tra duomo e battistero. In via de’ Calzaiuoli, alla rinomata pasticceria Migone vedono il bicchiere mezzo pieno: «Agosto è stato meglio del resto dell’anno – dice la titolare Silvia Paoli – Ci voleva, vista la situazione».

All’appello mancano soprattutto gli americani, complice il dollaro leggero: se ne sono accorti da “Giubbe Rosse”, in piazza della Repubblica. «C’è un netto calo anche di nordeuropei e di tedeschi – spiega Tiziano Pecchioli, uno dei responsabili dello storico ristorante – Ormai è un turismo da pizza e via». Qualcuno azzarda percentuali: per Gio, persiano che vende borse alla Loggia del porcellino, «la differenza rispetto al 2007 è del 25%». Ma per Mario e Igor, che gestiscono le pizzerie Queen Victoria e Piccadilly in via Por santa Maria, «le strade principali hanno sofferto meno: da noi non brilla ma non ci lamentiamo, siamo in linea con l’anno scorso».

Oltrarno, in via Guicciardini, si lamentano eccome. Antonio, che vende arazzi sotto l’insegna del “Principe fiorentino”, riassume la situazione puntandosi un dito alla tempia a mò di pistola: «In 35 anni di attività mai visto niente di simile: siamo scesi almeno del 30%», sospira. Vede nero anche Aldo, titolare de “La pelle” nella stessa strada: «Il trend annuo punta al ribasso, ad agosto è andata anche peggio». Gli americani sono diventati un miraggio: «vendiamo ai russi», ma non è la stessa cosa. Sul Ponte vecchio in tanti si affollano davanti alle luccicanti vetrine delle gioiellerie ma è come al museo: si guarda ma non si tocca. «L’anno non va bene, c’è una forte differenza con gli altri anni – dice Lucia del “Diamante” – Vediamo un calo deciso, anche agosto è stato poco positivo».

(da "Il Firenze" del 25 agosto 2008)
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giovedì 14 agosto 2008

Viva le donne


Lasciamo da parte tutti i discorsi sulla Cina e le Olimpiadi, i diritti umani e la libertà negata in questo colosso che diventerà la prima potenza del mondo. Tutto verissimo e sacrosanto, ma niente di scandaloso in un mondo dove il dio denaro decide cosa è giusto e cosa no. Mi piace però evidenziare che un paese come il nostro, dove la rappresentanza politica femminile è ai minimi termini, dove la televisione propone la donna quasi solo come oggetto sessuale (o al massimo bel soprammobile), dove le donne hanno maggiore difficoltà a trovare un lavoro e ricevono il 75% dello stipendio di un uomo che abbia la stessa mansione, il medagliere olimpico sia tenuto a galla proprio dall'altra metà del cielo. Da donne che, negli ultimi quattro anni, non hanno cercato un posto al sole sculettando e facendo altre cose e cosacce, nè sono andate a Miss Italia o a Veline o agli altri innumerevoli casting che offrono speranze a chi non ha nè arte nè parte. Le nostre campionesse invece dimostrano che il duro lavoro e la dedizione a qualcosa servono. E sono arrivate sul tetto del mondo, mentre in Italia cerchiamo ancora di tenerle nello sgabuzzino o in cucina. Viva le donne!
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martedì 12 agosto 2008

Gigi vacanziero

Dopo tanto faticare, il rientro dalle vacanze non poteva che essere dedicato al piccolo Gigi...Si è fatto quasi 600 km in auto più due traversate in nave. Ma è tornato a casa sano e salvo dopo la villeggiatura e ora dormicchia nella "sua" stanzetta...

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