mercoledì 8 aprile 2009

A Catania il futuro dalla tradizione dei pupi

Le donne, i cavalier, l'arme, gli amori dei pupi per costruirsi un futuro diverso: i ragazzi dei quartieri popolari di Catania – anche quelli non vedenti - potranno imparare la tradizionale arte delle marionette siciliane grazie a un progetto finanziato con quasi 300mila euro dalla Fondazione per il Sud. L'iniziativa si chiama La via del legno – L'arte dei pupi tra cultura e lavoro e vuole «recuperare e valorizzare una tradizione culturale che finora si era trasmessa solo di padre in figlio e che si sta perdendo», spiega Nino Novello, presidente de La città del Sole, la cooperativa sociale capofila di un progetto che mette insieme l'esperienza della Marionettistica fratelli Napoli (i più famosi pupari catanesi), con le competenze di associazioni e cooperative impegnate nel sociale.


Insegnare l'antica arte dei pupi non significa solo «fare il teatro, cioè imparare per esempio il rituale che seguono i paladini di Francia o a riprodurre i rumori della battaglia, delle spade e dei cavalli o il modo in cui parla ciascun personaggio», dice Novello. C'è anche il lato artigianale di un'arte elevata dall'Unesco a patrimonio dell'umanità: imparare a scolpire le marionette nel legno, a decorarle con la ricchezza di dettagli che le caratterizzano, a realizzare versioni in miniatura da proporre come souvenir. Quest'azione formativa del progetto si realizzerà con due corsi da 100 ore che partiranno prima dell'estate: uno dedicato all'aspetto spettacolare e teatrale dell'Opra dei pupi e delle arti antiche, l'altro alla realizzazione materiale delle attrezzature che i maestri pupari utilizzano negli spettacoli. Aggiunge il presidente de La città del Sole: «Vogliamo che i giovani partecipanti – circa 20 per ciascun corso – possano fare di questa attività un lavoro con la creazione di cooperative e imprese: dopo la formazione prevediamo un'attività di orientamento in questo senso».

La valorizzazione di una delle più tipiche tradizioni siciliane passerà anche per la sensibilizzazione e la diffusione di questa particolare forma di teatro: dopo l'estate partiranno dieci seminari e otto laboratori artistici che coinvolgeranno le scuole del territorio, verranno allestite una mostra itinerante e una serie di spettacoli. A settembre, poi, aprirà in una zona popolare di Catania il Centro di aggregazione minorile, dove si terranno due laboratori didattici su costruzione del pupo e drammatizzazione. Tutte le iniziative de L'arte del legno saranno aperte anche ai non vedenti: oltre all'accesso ai corsi e ai laboratori, i ragazzi privi della vista potranno conoscere direttamente il mondo dei pupi grazie un'opuscolo storico realizzato anche in nero/Braille e alla riproduzione tridimensionale di un teatro dei pupi all'interno del Polo tattile multimediale della Stamperia regionale Braille di Catania (una delle realtà che aderiscono al progetto).

(dal portale www.minori.it)

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