
«Vogliamo legare il prodotto al territorio, per rafforzare la nostra filiera – continua Betti – Adesso invece viene certificato il processo di trasformazione e non l’origine del prodotto: il vero Made in Tuscany va difeso». Già ieri fervevano i preparativi per la manifestazione: in Santa Croce, mentre si ultimava l’allestimento del palco che ospiterà gli interventi, nel pomeriggio sono arrivati una decina di trattori, ai quali si sommeranno altri attesi per la mattinata.
A simboleggiare i punti di forza dell’agroalimentare toscano ci saranno alcuni “carri allegorici” dedicati a olio, vino e cereali. Ma la mobilitazione degli agricoltori toscani sarà ravvivata dalla presenza dei butteri maremmani, dagli sbandieratori di Pisa, Livorno e Siena che precederanno le rispettive delegazioni, dalle ragazze in costume che distribuiranno fiori mantenendo fede alla vocazione florovivaistica di Pistoia.
Alla fine di una lunga mediazione con Coldiretti, la stragrande maggioranza dei trattori si limiterà ad un ideale assedio della città con presidi dislocati in piazzale Michelangelo, via Di Novoli, via Senese, viale Guidoni, via Cavour, via Bolognese, via Faentina e viale Piombino. Il concentramento più grosso sarà quello del piazzale panoramico, dove sono attesi più di cento trattori. Il corteo invece si troverà nel piazzale Bambini di Beslan, di fronte alla Fortezza, e muoverà dopo alle nove: il percorso attraverserà il centro e includerà sarà anche il rituale passaggio davanti alle sedi di consiglio e giunta regionali. Sarà una mattina di fuoco per gli automobilisti fiorentini.
(dal "Firenze" del 27 novembre 2008)