mercoledì 25 giugno 2008

Un libro dal profondo Nord (quello vero)

Ecco un altro libro che torna nello scaffale dopo avermi fatto compagnia per qualche giorno. Stavolta si trattava di una prima assoluta, non avendo mai letto nulla di scrittori finlandesi. Grazie all’intercessione della mitica Han, che me l’ha regalato, ho conosciuto l'autore Arto Paasilinna e uno dei suoi titoli più noti: «Il mugnaio urlante», edizioni Guanda.

Siamo nella metà degli anni Cinquanta. Un uomo arriva in un villaggio del nord della Finlandia e si insedia nel vecchio mulino. Si rimbocca le maniche e lo rimette in funzione. Ammalia i bambini del villaggio con i suoi racconti e le imitazioni degli animali. Grazie all'aiuto di una consulente di cui si innamora, impianta un piccolo orto. Ma è, sotto certi aspetti, un “diverso” e il villaggio non lo vede di buon occhio. I suoi comportamenti poco convenzionali (di notte, per esempio, si mette ad ululare) gli scateneranno contro le ire degli abitanti, causandogli guai (quasi) infiniti.

Senza tanti giri di parole, il libro è stata una lettura interessante. A volte indulge troppo in certe descrizioni “agresti”, che sono comunque utili per presentare un mondo tanto lontano dal nostro come le campagne finlandesi di 50 anni fa. C’è una sottile ironia di fondo, ma davvero sottile: è chiaro l’intento satirico dell’autore verso il conformismo del villaggio e l’esclusione di un estraneo che, alla fine, non ha davvero molte più stranezze degli altri e aspira solo a vivere libero. Il quadro generale e i personaggi di contorno sono la cosa migliore del “Mugnaio urlante”: Paasilinna tratteggia l’appiattimento della comunità con abilità e occhio feroce. Mi ha convinto meno il personaggio principale: un uomo istintivo che si rovina quasi con le sue stesse mani. Incapace di adeguarsi al modello sociale del villaggio, il mugnaio non si ferma mai a riflettere sulle azioni impulsive che gli causano ogni volta ulteriori problemi. Il finale riscatta in qualche modo il tono amaro in cui, pagina dopo pagina, affonda la storia.

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