lunedì 23 giugno 2008

«Io, prigioniero di un quartiere assurdo»

Una sedia a rotelle in incerto equilibrio su un marciapiede sgarrupato: è la situazione-tipo dei filmati che Salvatore, disabile fiorentino di 35 anni, ha caricato sul sito di You Tube. Sono sei spezzoni di pochi minuti che mostrano come gli spostamenti quotidiani possano diventare una versione perversa di Giochi senza Frontiere per chi non può usare le proprie gambe. Siamo nelle strade comprese tra viale Piombino e via Canova, nel popoloso quartiere dell’Isolotto.

«Ho voluto mostrare cosa devo affrontare tutti i giorni – dice Salvatore, un lavoro all’archivio della questura – Ora che c’è bel tempo ed esco di più, la paura che qualche macchina mi metta sotto è più forte». Insieme all’amico Ilario - col quale è cresciuto tra quei palazzi sorti in fretta e furia alla metà degli anni Settanta - ci accompagna nel piccolo tour della barriera architettonica che i due hanno ripreso e messo su You Tube. Partiamo da viale Etruria, dove le auto sfrecciano verso l’inizio della FiPiLi. Salvatore abita poche strade più giù, in via Simone Martini: basterebbe prendere via Livorno, pochi metri e sarebbe a casa.

Sembra facile, ma il marciapiede non solo è strettissimo ma é così dissestato da costringere Salvatore a muoversi direttamente sulla strada: le auto che girano in via Livorno lo sfiorano. Proseguiamo in via dei Bassi: negli attraversamenti pedonali non ci sono gli scivoli. O, beffardi, se ci sono da una parte, mancano dall’altra. Poco più in là, oltre un paio di lastre malmesse che renderebbero impossibile la scalata della carrozzella, ecco una bella buca: «Qui Salvatore si è rovesciato mentre giravamo uno dei video», racconta Ilario. «In queste strade non è mai stato fatto un intervento da quando hanno costruito», aggiunge. Non è difficile crederlo: nel giardinetto di fronte, le radici degli alberi hanno spaccato la pavimentazione creando su e giù degni delle montagne russe.

«Dopo che mi sono lamentato su Radio Studio 54, – dice ancora Ilario – hanno almeno eliminato le basi di cemento dei lampioni». Ma non tutte, così i marciapiedi strettissimi all’altezza dell’orto della Fattoria dei Ragazzi – condizioni pietose a parte - non servono a nulla: una mamma con carrozzina preferisce evitarli, mentre le auto che girano da via Canova scendono per una pericolosa strettoia. Ecco, dulcis in fundo, la parte finale di via de’Bassi, ripidissima: forse solo l’incredibile Hulk riuscirebbe a trascinarsi in cima a colpi di braccia o a non finire schiantato percorrendola in discesa. Non solo, da via Canova gira il pulmino dell’Ataf, linea 44: un’altra incognita per un tragitto che presenta già parecchie trappole.

All’angolo, infine, di scivolo manco a parlarne. Anzi, il marciapiede rasenta la base del semaforo: Salvatore, per raggiungere il supermercato dall’altra parte della strada, dovrebbe fare l’acrobata. «Abbiamo cercato il Comune, le Iene e Striscia, ma senza esito», dice Ilario. «Così abbiamo deciso che You Tube era l’unica maniera per far vedere a tutti la situazione - conclude Salvatore – In questo quartiere ci sono, per esempio, molti anziani che hanno problemi a camminare: i problemi non li vivo solo io».

(Da "Il Firenze" del 23 giugno 2008)

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