venerdì 20 giugno 2008

Godi, Fiorenza, poi che se' sì grande...

Dopo sei mesi abbondanti trascorsi nella culla del Rinascimento, sarei fortemente tentato di lanciarmi in una apocalittica invettiva contro Firenze e i suoi abitanti. Ma, venendo da Cagliari (che non è esattamente lo stato dell'arte sia come qualità architettonica sia come livello di civiltà di amministratori e abitanti), evito di intraprendere il sentiero della all-out war. Mi limiterò ad alcune osservazioni iniziali scaturite dalla mia esperienza quotidiana.

Prima di tutto: Firenze è una città strangolata dalle automobili. Il trasporto pubblico, che comunque non funzionerebbe male per organizzazione, capillarità e frequenza delle corse, è praticamente inutile. Quasi non esistono le corsie differenziate, quindi l'autobus è sempre prigioniero del fiume di automobili che si riversano nei viali che cingono il centro storico. Risultato: da casa mia, in una giornata normale, impiegherei massimo un quarto d'ora per arrivare in centro. In giorni come questi, dove la città è in stato d'assedio per Pitti Uomo, posso metterci anche 45 minuti, se non un'ora. Ovviamente l'odissea si replica al ritorno. Bisogna riconoscere che le linee che si diramano verso le periferie funzionano bene, ma passando tutte per la stazione di Santa Maria Novella, in centro bisogna comunque arrivare per prenderle.
Di notte, poi, sei fottuto. Non esiste un servizio di linea notturno. Gli autobus a più lunga percorrenza diradano le corse fino a mezzanotte e qualcosa: così partono carichi come carri bestiame. Se per caso decidi di scendere in centro e fai tardi, all'una di notte non hai alternative: o taxi, se lo trovi, o pedibus calcantibus fino a casa. Perchè, giustamente, in centro non puoi entrare con l'auto. Ma il numero di parcheggi nelle aree limitrofe è ridicolo. Però l'autobus non è un'opzione affidabile. E allora?

Non parliamo delle bici. Le piste ciclabili ci sono, soprattutto nei viali suddetti. Ma nelle altre strade il rischio di essere stirati è costante, soprattutto a causa della barbarie di automobilisti e scooteristi. Tra l'altro, in città, il numero di furti di bicicletta è altissimo, come è altrettanto alto quello di ferrivecchi inutilizzati, lasciati ad arruginire nelle rastrelliere pubbliche dove si potrebbe parcheggiare il mezzo.

Certo, che pretendo, siamo in Italia. Ma quando penso che Firenze passa per uno dei fiori all'occhiello del centrosinistra al governo e invece sembra in tutto e per tutto una città amministrata coi piedi...

1 commento:

Marta ha detto...

perché non hai mai vissuto a bologna...