lunedì 3 novembre 2008

Dopo la bolgia di Lucca Comics 2008

Sono sopravvissuto alla mia seconda discesa a Lucca Comics 2008. Anche quest'anno non ho avuto tempo per visitare i padiglioni di Lucca Games, travolto dalla bolgia e dalle mille cose da seguire. Mi sono aggirato come un bambino in un negozio di giocattoli, ho scialacquato qualche soldino e ho passato due belle giornate.


Ecco qualche (inutile) valutazione sparsa.
1) La location è meravigliosa. Il centro storico di Lucca, che di suo è bellissimo, diventa una specie di gabbia di matti per 4 giorni. La manifestazione si trasforma così una grande festa, con tanti cosplayer in giro e i padiglioni sparsi per le suggestive vie della città. Questa è assolutamente la formula da proseguire.


2) Dal punto di vista organizzativo, ci sono diverse cose da rivedere. Per esempio, l'ubicazione delle biglietterie e il sistema "biglietto+braccialetto", che ha costretto moltissime persone a sopportare due file chilometriche per guadagnarsi l'accesso. Poi, considerando che Lucca non è una metropoli, non dovrebbe essere permesso alle auto di arrivare a ridosso del centro storico. Il traffico dei festanti dovrebbe essere deviato su qualche parcheggio più fuori mano (anche chiudendo l'uscita autostradale di Lucca Est, per esempio), da collegare con un intenso servizio di bus navetta.


3) Tra l'altro, a qualcuno dovrebbe saltare in testa che - forse - dalle zone limitrofe tipo Pisa, Firenze etc, la mobilità migliore potrebbe essere quella ferroviaria: ma se non si fa pressione su Trenitalia perchè tiri fuori qualche treno speciale, il sabato e la domenica il viaggio in treno diventa un'immensa scazzottata per saltare a bordo e strappare una seggiola. Battaglia obbligatoria: c'è un solo treno all'ora verso Firenze, per esempio.


4) Va rivisto l'accesso ai padiglioni, o questi vanno progettati in modo diverso. Nella giornata di sabato, con una folla oceanica, era impossibile visitare alcunchè e l'ingresso nelle varie aree della fiera non era minimamente regolamentato. Con una folla così immensa, anche per gli espositori c'era qualche problema a controllare e servire la clientela.


5) I "meet&greet" con gli autori. Farli in piccoli spazi appiccicati agli stand degli editori è una follia completa. I padiglioni sono già abbastanza intasati di gente e non hanno bisogno di blocchi di persone ammassate stile Tetris per un disegnetto. Si dovrebbe pensare a uno spazio apposito e a parte per disegnini e autografi, con un programma chiaro e più o meno definito delle varie ospitate: così saprei che alle 12 posso trovare Leo Ortolani (ma devo prenotarmi entro le 11) e che, 5 minuti dopo, c'è anche qualche disegnatore giapponese. Le case editrici porterebbero di volta in volta gli albi degli autori presenti (così giustamente vendono) e tutta la cosa sarebbe leggermente più governabile e razionale.


Per il resto, Lucca Comics rimane una bellissima esperienza per chi è appassionato di fumetti, cartoni animati e giochi. Soffre ancora di quell'inerstipabile percentuale di dilettantismo che affligge quasi tutte le iniziative allestite in terra italica e, quest'anno, complice la pioggia, qualcosa è sicuramente andato storto. Ma c'è fame di manifestazioni di questo genere e la meravigliosa cornice fa quasi perdonare tanti piccoli difettucci.

(Per qualche altra foto, cliccate qui.)

2 commenti:

Bruno Olivieri ha detto...

Mi trovi sostanzialmente d'accordo. Su tutta la linea!
:-)

Unknown ha detto...

parliamo poi del problema dei visitatori stanchi ed afflitti che si riducono a chiedere "permesso, mi fa passare?" ad un manichino....:-)