lunedì 15 settembre 2008

Ago, filo, eBay... e tanta fantasia

Stoffe, una vecchia macchina da cucire, la propria passione e Ebay: così Sophie Liard, francese ormai di casa a Firenze, si è inventata un lavoro di sana pianta. Dal 2005, infatti, vende su Internet le borse che confeziona a casa sua, in una stanza che fa da atelier, magazzino, ufficio vendita e spedizioni.

Non potrebbe essere altrimenti perché la 32enne originaria di Besançon, nella Francia orientale, è davvero l’anima e il sangue della sua microimpresa: la filiera, nel suo caso, è cortissima. «Ho iniziato a mettere in vendita le borse che facevo per hobby, senza nessuna formazione – racconta – Iniziai con Ebay, perché le tariffe erano basse e potei aprire facilmente un negozio on line». Arrivata in Italia con una borsa Erasmus, Sophie rimane a Roma per un master ma stenta a trovare collocazione. Trova lavoro come segretaria al Pignone, e intanto tenta la strada del commercio elettronico.

Gli inizi non sono facilissimi: «C’erano poche ragazze su Ebay, ma il riscontro è stato subito positivo», dice. Per i primi sei mesi, infatti, si procede al ritmo di 4-5 borse vendute alla settimana, poi piano piano il giro di affari si allarga. In pochi mesi diventa un’attività vera e propria e nel 2007, i pezzi venduti sono più di 900. L’anno in corso registra una breve flessione per la “collezione estiva”: «È stata più dura, ma conto di recuperare con l’inverno», osserva Sophie.

Che poi, non si può neanche parlare di “collezioni”: le borse Gervaise (marchio registrato) sono quasi pezzi unici artigianali, che di solito finiscono in mano a donne italiane tra i 15 e i 25 anni («Il mercato estero richiederebbe troppo lavoro», dice). I picchi di vendite si hanno, come sempre, ad inizio stagione. Disponibili in tre modelli – pochette, media e grande da spalla – con prezzi differenti (13, 25 e 40 euro) le creazioni di Sophie nascono da «scampoli di tessuto di 2-3 metri» che acquista da un fornitore di fiducia: «Da un metro quadro escono 8 borse – spiega l’imprenditrice tuttofare – Sono stoffe di altissima qualità, tutte fatte in Italia e usate nell’alta moda».

Ci vuole almeno un’ora di lavoro per realizzare un pezzo: in una giornata ne escono otto, di solito, tutte realizzate con una robusta macchina da cucire Singer professionale, scovata per caso: «Credo sia un modello degli anni Sessanta: l’ho vista nella vetrina di un tappezziere, l’ho comprata per 100 euro – dice Sophie - È bastato cambiare un pezzo e va come un treno: con pochi punti è fatta». Alle otto ore di cucitura si aggiungono i compiti di gestione della vetrina Ebay, le foto necessarie per mostrare ai clienti la merce, la preparazione e spedizione dei pacchi. Un lavoraccio, che Sophie fa tutto da sola per ricavarne «un piccolo stipendio».

I sogni non mancano, come «dedicarsi alla parte creativa e gestionale» e lasciare a qualcuno «il lavoro di cucito, dove sono lenta». Intanto c’è la media di mille contatti a settimana della sua pagina Ebay, raggiungibile dall’indirizzo www.borsedistoffa.com: «On line è più facile capire cosa piace e cosa no – conclude Sophie – E poi, per raggiungere una clientela così vasta, quanto mi sarebbe costato un negozio in centro?».

(da "Il Firenze" del 15 settembre 2008)

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