martedì 16 settembre 2008

"Casa fighissima": in bacheca scatta il marketing

Dai 170 ai 300 euro per un posto letto in una camera doppia, dai 320 ai 500 euro per una singola: tra questi estremi, ai quali spesso vanno aggiunte le spese per riscaldamento e condominio, si muove il mercato delle case per studenti a Firenze. Un mercato dove, fino a pochi anni fa, l’affitto “in nero” la faceva da padrone, almeno a sentire gli studenti che in questi giorni cercano sistemazione.

Negli ultimi tempi, così osservano i fuori sede più esperti, l’offerta di un contratto regolare è più frequente: «Ma tanti, quando chiedi, sorvolano», commenta qualcuno. Gli annunci tappezzano le strade adiacenti alle facoltà universitarie: in via Alfani e piazza Brunelleschi, per esempio, ci sarebbe da perdere la testa tra gli strati di fogli ingialliti dal sole. Anche in via Forlanini, sulla quale si affaccia il polo di Scienze sociali, le offerte colonizzano muri, lampioni, alberi, palizzate di cantieri. Chi offre stanze o posti letto le tenta tutte per catturare l’attenzione del possibile inquilino: grafiche curate, disegni, indicazioni dei vantaggi.

Qualcuno forse esagera, vantando una «casa aperta ad ogni iniziativa»: chissà che significa. I più si limitano ad elencare la vicinanza alla facoltà o alle linee di trasporto e segnalano i bonus disponibili: tra le più evidenziate, la connessione ad Internet (che a volte richiede un canone a parte) o il posto auto/bici. Si tentano anche la strada dell’informalità - «Cercasi gente simpatica» o «camera doppia fighissima» - o le descrizioni degne di un catalogo viaggi: «ampio terrazzo per le vostre cene, Tv lcd per gustare film ai massimi livelli».

Per i più chic c’è anche «il camino in soggiorno». Altri vorrebbero limitare al massimo la seccatura di avere gente per casa e accettano inquilini «preferibilmente per la settimana corta». Per una ragazza, almeno a vedere la percentuale di annunci rivolti alle sole studentesse, il compito di trovare alloggio sembra più semplice: l’italica convinzione che le donne siano più adatte a mantenere una casa in ordine è dura a morire.

(Da "Il Firenze" del 16 settembre 2008)

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