martedì 28 ottobre 2008

Firenze: maratona sui libri, 24 ore non stop contro la Gelmini


Siamo lontani dal record di 120 ore filate stabilito l’anno scorso da un professore indiano con doti da fachiro, ma la non stop di 24 ore di lezioni scientifiche che si conclude stamane alle otto e trenta nel dipartimento di Matematica di viale Morgagni non puntava al Guinness. L’obiettivo di studenti e professori era invece protestare con lo studio contro il ministro Maria Stella Gelmini e la riforma che sta mobilitando scuole e università di tutta Italia.

Il record c’è comunque, perché in centinaia affollano l’aula 1 dell’edificio “Ulisse Dini” mentre si alternano ordinari e ricercatori. Anzi, in certi momenti della giornata l’afflusso è tale –anche 500 persone, con tanti genitori e professori di altre facoltà - da richiedere il dirottamento di parte del pubblico in un’aula adiacente, servita da computer e videoproiettore: nulla è lasciato al caso, la non-stop va in diretta pure su Internet.

Per affrontare la lunga notte - nella quale il “palinsesto” strategicamente prevede argomenti curiosi come “Chi ha paura di Darwin”, “Geometria tropicale”, “La fisica sotto il naso” - la riserva di caffè è quasi inesauribile. E i sopravvissuti alla lunga marcia della scienza «troveranno la colazione ad attenderli», dicono al banchetto posto all’ingresso dell’aula. Il barista sarà però chiamato al superlavoro: in tanti prevedono di affrontare la full immersion sui banchi. «Starò tutta la notte – dice Paolo, matricola di Fisica - È la mia maniera di manifestare dissenso sulla riforma in modo pacifico».

Il collega Luigi al primo anno della specialistica in Matematica ha messo radici: «Sono qui da stamattina, ho seguito tutte le lezioni – racconta – Spero di farcela a reggere fino alle cinque e mezza: vorrei seguire “Mentire con la statistica”». Viola e Laura, matricole di Matematica e Fisica contano di resistere «fino alle undici e mezza, mezzanotte: è un’iniziativa bellissima, anche se qualche lezione è troppo tecnica». La lezione più seguita durante la giornata è quella dedicata alla risoluzione del cubo di Rubik dal ricercatore Emanuele Paolini. Altri, forse memori degli exploit dei poliziotti di CSI, puntano a “Il contributo della zoologia nelle investigazioni scientifiche”. Ora d’inizio improba: le quattro e trenta del mattino, ma nessuno si spaventa.

L’entusiasmo non è solo quello degli studenti: anche i professori chiamati al tour de force non si limitano al compitino di un’ora, ma si fermano ad assistere agli interventi dei colleghi. «È un’iniziativa insolita, fatta in circostanze speciali, con cui proponiamo un apprendimento ad ampio spettro», commenta Roberto Livi, ordinario di Fisica Statistica. «Sono stupito dalla risposta dei ragazzi: hanno fame di cultura», aggiunge. Per il collega Roberto Casalbuoni, che ha la cattedra di Fisica Teorica, si tratta «di un’iniziativa culturalmente molto valida, da ripetere: a parte il contesto di protesta, è raro organizzare conferenze di questo genere». Intanto, i giovani di Forza Italia distribuiranno oggi 10mila cartoline indirizzate al rettore “contro le occupazioni”. Nessuno deve averli avvisati che, dalla prossima settimana, in molte facoltà le lezioni riprenderanno regolarmente.

(da "Il Firenze" del 28 ottobre 2008)

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